Merlino, giovane e prodigioso mago, arrivò a Hogwarts, dove fu smistato in Serpeverde, la casa che tradizionalmente rappresentava l’ambizione e l’astuzia. Tuttavia, pur essendo nella casa dei Serpeverde, Merlino non si fece mai travolgere dalle ideologie di superiorità magica tipiche della sua casa. Contrariamente a molti dei suoi compagni, non nutriva alcun desiderio di dominare i babbani. Anzi, fin da giovane, Merlino nutriva una forte convinzione nell’utilizzare la sua straordinaria magia per il bene, proteggendo i più deboli e schierandosi a favore dei babbani, che considerava esseri altrettanto degni di rispetto e protezione.
La sua magia, pur essendo unica e potente, non era diretta dalla sete di potere, ma dal desiderio di armonizzare le due realtà: quella magica e quella non magica. Pur appartenendo a Serpeverde, Merlino dimostrò, con il suo impegno e le sue azioni, che l'ambizione non significava necessariamente opporsi ai più deboli, né tantomeno usarli come pedine in un gioco di dominio.
Le sue capacità straordinarie, uniche nel loro genere, non erano mai usate per manipolare o sopraffare gli altri. Anzi, Merlino sviluppò una forte alleanza con i babbani, imparando a conoscere le loro culture, i loro bisogni, e riconoscendo la loro dignità e potenziale. La sua magia divenne così un simbolo di speranza per entrambe le comunità, purtroppo destinata a entrare in conflitto con le forze più oscure che lo circondavano.
Morgana, una strega talentuosa ma dalla visione distorta, fu una compagna di studi di Merlino a Hogwarts, ma la loro relazione non fu mai priva di conflitti. Se Merlino credeva fermamente nell'armonia tra maghi e babbani, Morgana nutriva un disprezzo profondo per i non magici. La sua mente brillante, ma contorta dall'ambizione, la spingeva a credere che i maghi dovessero governare su tutti, e considerava Merlino un traditore per il suo atteggiamento compassionevole verso i babbani.
All'inizio, Morgana cercò di sedurre Merlino con la sua bellezza e la sua astuzia, ma lui, pur riconoscendo il suo talento, rimase fermo nelle sue convinzioni. La frattura tra i due divenne profonda quando Morgana, stanca di essere messa in ombra dal giovane prodigio, decise di intraprendere un cammino oscuro, cercando di acquisire poteri proibiti che le avrebbero permesso di dominare sia il mondo magico che quello babbano. Merlino, al contrario, si impegnò a usare la sua magia per il bene di entrambi i mondi, opponendosi fermamente a qualsiasi tipo di dominazione.
La rivalità tra Merlino e Morgana divenne leggendaria, con i due che si fronteggiavano in battaglie magiche che scuotevano le fondamenta di Hogwarts. Se Merlino era la luce, Morgana rappresentava l'ombra, un contrasto che avrebbe segnato il destino di entrambi. Nonostante la sua potenza, Merlino riuscì sempre a mantenere il controllo su di sé, mentre Morgana si lasciava consumare dalla sua brama di potere. La loro rivalità sarebbe diventata uno degli eventi più importanti nella storia della magia, un'eterna lotta tra bene e male che ancora oggi riecheggia nei racconti delle generazioni future.
Negli anni successivi alla sua formazione a Hogwarts, Merlino divenne il consigliere di Re Artù, il cui regno fu fortemente influenzato dalla saggezza e dalla magia del grande mago. Una delle sue più celebri gesta fu il recupero della spada Excalibur, un'arma magica che rappresentava il potere e la giustizia. Merlino usò la sua magia per proteggere Artù, ma la sua eredità non si fermò al regno di Camelot.
Con il passare dei secoli, l'Ordine di Merlino fu creato, un onore destinato ai maghi che compivano atti di coraggio e gloria, un riconoscimento che ancora oggi viene assegnato dal Ministero della Magia. Questo ordine divenne simbolo di nobiltà e virtù, un legame eterno con il mago che aveva cercato di unire i mondi magico e babbano. Anche se il suo nome non fu dimenticato, la sua storia si tramandò come una leggenda di speranza e sacrificio, la cui ombra ancora vegliava sulle generazioni future.